Montalbano Elicona, il Tibet di Sicilia è tra i borghi più belli d’Italia
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Gennaio 11, 2021
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Montalbano Elicona, il Tibet di Sicilia è tra i borghi più belli d’Italia
Un luogo dai paesaggi incontaminati e dalle testimonianze preistoriche. Curiosità e tradizioni culinarie del paese dei megaliti d’Europa.
Viene definito il Tibet di Sicilia e rientra tra i borghi più belli d’Italia. Stiamo parlando di Montalbano Elicona il comune della provincia di Messina che si eleva a 907 metri sul livello del mare e che conta 2835 abitanti (1000 nel borgo). Il suo patrono è Sant’ Nicola di Bari e si celebra il 6 dicembre. Un luogo dalle origini antiche le cui prime notizie storiche risalgono al IX sec. d.C.
Il nome
Tante le possibili origini del nome al latino mons albus per fare riferimento ai monti innevati, dall’arabo al-bana “luogo eccellente”, altri fanno risalire il nome all’eroe Sesto Nonio Albano cittadino di Tindari.
Divertimenti
Passeggiate tra natura e mistero a Montalbano Elicona. Si può andare a cavallo, fare trekking, praticare pesca alla trota o giocare a tennis. Interessanti le escursioni tra paesaggi incontaminati e testimonianze di origine preistorica. Si consiglia un’escursione in queste aree: “Argimusco, Elmo, Losi, Mattinata e Zilla”, grazie alle quali, la Sicilia,rientra nella mappa dei megaliti d’Europa. Il bosco di Malabotta è una riserva naturale tutta da scoprire. Da ammirare le casette del centro storico ristrutturate rispettando lo stile tipicamente medievale. Tra le curiosità della cittadina le rievocazioni storiche delle Feste Aragonesi ad agosto, le feste medievali di Primavera e l’affascinante presepe premiato come il migliore presepe vivente della Sicilia.
Cosa visitare
Tra i luoghi più significativi del borgo c’è il Castello di Federico II costruito su preesistenze bizantine e arabe. Nella parte superiore c’è una fortezza regolare dominata da due torri una con pianta quadrata e l’altra con pianta pentagonale. Di straordinaria bellezza la cappella reale di epoca bizantina. Chi si reca in questo borgo non può non visitare il Museo delle Armi Bianche con una grande sala d’armi, il museo fotografico Belfiore che ripercorre per immagini la storia del borgo e il museo didattico degli Strumenti musicali antichi.
Piatto tipico e tradizioni culinarie locali
Qui si celebrano le tradizioni pastorali e contadine con una cucina fatta di ingredienti semplici ma genuini come la pasta e fagioli con finocchio selvatico e a scurcilla, la cotica di maiale oppure lardo e carne e ricotta al forno grattugiata nei maccheroni al sugo di maiale e ancora le fave a maccu . Carni ovine e caprine per gli arrosti. Si consiglia di assaggiare la ricotta fresca, salata e infornata, formaggi e provole. Si possono inoltre gustare dolci a base di nocciole e i biscotti a ciminu con semi di anice preparati per le festività pasquali. Da provare anche l’olio extravergine di oliva.
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