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Terziario & Servizi: Definizioni

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Tradizionalmente, il sistema produttivo viene disaggregato in tre settori (o ‘rami’) principali: il settore primario, che comprende l’agricoltura, le attività minerarie, le foreste e la pesca; il settore secondario, che comprende l’industria manifatturiera e le costruzioni; il settore terziario, che raggruppa tutte le altre attività, definite in maniera residuale e corrispondenti ai settori dei servizi.

Nel settore terziario si trovano due grandi classi di attività: i ‘servizi destinabili alla vendita’ (in inglese market services), come il commercio, i pubblici esercizi, i trasporti, le comunicazioni, il credito, le assicurazioni, i servizi immobiliari e quelli alle imprese, la ricerca, la sanità privata, i servizi personali e alle comunità; i ‘servizi non destinabili alla vendita’ (non market services), che ricomprendono attività come l’istruzione, la giustizia, la difesa, la sanità pubblica, i servizi generali della pubblica amministrazione. La distinzione tra queste due classi di attività è molto netta: la prestazione dei ‘servizi destinabili alla vendita’, a prescindere dalla proprietà o dalla natura pubblica o privata del servizio, passa per il mercato e ha un prezzo come corrispettivo. La prestazione dei ‘servizi non destinabili alla vendita’, invece, non passa per il mercato e viene finanziata con tasse o imposte. Così, ad esempio, la sanità o l’insegnamento possono rientrare nell’una o nell’altra classe a seconda che siano venduti oppure offerti gratuitamente dallo Stato; i trasporti sono destinabili alla vendita, anche se offerti dall’amministrazione pubblica perché passano per il mercato; i penitenziari non sono destinabili alla vendita, anche se privatizzati.

Anche il settore non profit, che assorbe quote di occupazione crescenti nei paesi più sviluppati e rientra pressoché interamente nel settore terziario, può ricadere nell’una o nell’altra categoria: le attività sociali gratuite del volontariato sono servizi non destinabili alla vendita; la ricerca, la formazione o il teatro non profit, se vengono venduti sul mercato, possono invece essere servizi destinabili alla vendita. Caratteristica essenziale del non profit, infatti, non è la modalità di cessione del servizio, ma la non distribuzione degli utili, insieme all’utilità sociale del servizio svolto.

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