Agriturismo Ca’ del Gelso

Agriturismo Ca’ del Gelso

Cenni di Storia

Breda di Piave si trova a nord est di Treviso e, probabilmente, deve il suo nome a “ PRAEDIA”, termine latino che stava ad indicare quei poderi che i soldati veterani congedati ricevevano in premio per il servizio prestato all’esercito dell’Impero romano.

L’edificio su cui sorge l’agriturismo era già presente nel catasto Napoleonico pertanto lo si può far risalire al 1800 circa.
Il complesso è stato ristrutturato rispettando le antiche architetture contadine.

La palla di cannone

Durante i lavori di restauro è stata rinvenuta, ancora incastonata in uno dei muri perimetrali, una palla di cannone. Poiché non ci sono notizie certe in merito si suppone che possa risalire a una delle battaglie che si sono combattute durante la prima guerra mondiale.

Non dimentichiamo che la sanguinosa ritirata del nostro esercito attraverso il fiume Piave che seguì la battaglia di Caporetto (24 novembre 1917), contro l’esercito austriaco, è stata combattuta a pochi chilometri di distanza da qui. Attualmente la palla di cannone è conservata in una teca nella sala di ricevimento.

“La Fonte”

Un’altra particolarità dell’agriturismo è data dalla fontana attigua all’edificio con acqua potabile che sgorga spontaneamente dalla falda acquifera sottostante. Le risorse idriche di questa zona (piccoli corsi d’acqua, risorgive e canali) fluiscono ovunque, il che la rende molto adatta alle varie coltivazioni e i terreni della nostra azienda non fanno eccezione.

Dintorni

L’agriturismo Ca’ del Gelso consente di avere a portata di mano tutti i servizi necessari per un comodo soggiorno, raggiungibili a piedi in pochi minuti il supermercato, i bar, i negozi, l’edicola e la farmacia.

La nostra struttura inoltre si trova in una posizione ideale per tutti coloro che all’armonia della campagna vogliono accompagnare il fascino della cultura. Brevi distanze infatti ci separano dalle principali città culturali:

  • Treviso(14 Km) città medioevale
  • Il Parco naturale regionale del Sileche comprende l’area fluviale dalle sorgenti attraverso zone paludose ed umide lungo il suo tratto tortuoso che precede l’ingresso a Treviso fino alla sua foce, con paesaggio lagunare, a Portegrandi.
  • Oderzo (18 km)
  • Nervesa della Battaglia(22.5 km) che conserva l’Ossario con i resti dei caduti della prima Guerra Mondiale 1915-1918 .
  • Portobuffole’(27 km) piccolo centro rinascimentale situato a est nel territorio della Marca trevigiana sulla sponda sinistra del fiume Livenza. E’ rinomato anche per il personaggio storico del 1300 Gaia da Camino, nobildonna appartenente ad una delle più potenti famiglie del trevigiano che si stabilì proprio in questa cittadina. La sua famiglia dominò il territorio di Treviso e Belluno dal medioevo al 1400. Gaia da Camino è stata citata anche da Dante nella Divina Commedia “Per altro soprannome io nol conosco, s’io nol togliessi da sua figlia Gaia”.
  • Conegliano(29 km) facilmente raggiungibile tramite l’autostrada con il suo castello e le colline costellate di vigne.
  • Maser(30km) dove si trova Villa Barbaro di Andrea di Pietro della Gondola detto “il Palladio” affrescata da Paolo Caliari detto il “Veronese”.
  • Valdobbiadeneil regno del prosecco.
  • Castelfranco Veneto(45 km) con le sue mura di cinta medioevali perfettamente conservate.
  • Asolo(45 km) con la sua Rocca.
  • Venezia(47 km)
  • Possagno(50 km) città che diede i natali ad Antonio Canova e in cui si possono visitare sia la casa dove nacque e visse, sia la famosa Gipsoteca.
  • Bassano del Grappa (50 km) cittadina di epoca romana che sorge tra le rive del Brenta connesse tramite il Ponte degli Alpini tutto in legno costruito e ricostruito più volte in seguito a guerre e alle piene del fiume.
  • Marostica(75 km) in provincia di Vicenza dove a settembre solo negli anni pari si gioca la partita a scacchi con figuranti vivi ( circa 550) per rievocare la prima partita svoltasi nel 1454. La storia narra che due nobili si fossero innamorati della figlia del castellano, Lionora e che per amor suo si sfidarono a duello. Il castellano però proibì l’ uso della forza e stabilì che la figlia sarebbe andata in moglie a colui che avesse vinto una partita al nobile gioco degli scacchi con figuranti umani che si sarebbe tenuta nella piazza del Castello da basso. A colui che perdeva sarebbe stata concessa in moglie la secondogenita.
  • Cortina d’Ampezzo(126 km) la “perla delle Dolomiti” non necessita di presentazione.
  • Jesolo
  • Lignano
  • Caorle
  • Cison – Follina
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